Filippo Bubbico (Montescaglioso, 26 febbraio 1954) è un politico e architetto italiano, è stato Viceministro dell'Interno sotto il Ministro Angelino Alfano nel Governo Letta e riconfermato nel Governo Renzi.


== Biografia ==
Laureato in architettura a Roma nel 1979, l'anno seguente venne eletto sindaco del suo paese e dal 1985 entrò per la prima volta nel Consiglio Regionale della Basilicata; nel 1987 si dimise tuttavia da quest'incarico per diventare segretario provinciale del Partito Comunista Italiano a Matera.


== La politica ==
Dal 1991 aderisce dapprima al Partito Democratico della Sinistra e poi ai Democratici di Sinistra. Nel 1995 diventa per la seconda volta consigliere regionale e Vice Presidente della Giunta Regionale ricoprendo, inoltre, l'incarico di assessore alla Sanità e all'Ambiente ed in seguito quello di presidente della regione Basilicata dal 2000 al 2005, alla guida di una coalizione di centrosinistra ottenendo il 63,1% dei consensi contro il 35,1% di Nicola Pagliuca candidato del centrodestra e lo 0,8% di Maurizio Bolognetti candidato della Lista Bonino Pannella.
Eletto in Basilicata al Senato dopo le elezioni politiche del 2006 in rappresentanza dell'Ulivo, il 18 maggio del 2006 è stato nominato Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico nel secondo governo Prodi.
Il 25 ottobre 2006 si dimette da senatore e viene sostituito da Salvatore Adduce. L'anno seguente si candida alle primarie del Partito Democratico nel collegio di Pisticci con una lista a sostegno di Walter Veltroni.
Nelle elezioni del 2008 viene eletto senatore nel Partito Democratico. Al Senato, è componente della commissione permanente per l'industria, il commercio e il turismo.
Nel dicembre 2012, alle primarie del PD della provincia di Matera, indette per eleggere i candidati del partito al Parlamento italiano in vista delle elezioni politiche italiane del 2013, ha ottenuto il primo posto tra i vari candidati con 5.144 preferenze, è quindi candidato del PD al parlamento italiano alle elezioni 2013. Il 25 febbraio 2013 viene rieletto senatore.
Il 30 marzo 2013, in quanto presidente della commissione senatoriale permanente, viene invitato dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano a far parte del gruppo ristretto che si occuperà di preparare iniziative di leggi nel campo economico e sociale.
Il 2 maggio 2013 viene nominato Viceministro dell'Interno sotto il Ministro Angelino Alfano nel Governo Letta.
Il 28 febbraio 2014 viene nominato Viceministro dell'Interno del Governo Renzi.


== Vicende giudiziarie ==


=== Processo Panio ===
In data 15 ottobre del 2001 il dottor Giuseppe Panio, all'epoca direttore dell'Asl di Venosa, denuncia la giunta Bubbico per averlo sollevato dall'incarico (dalla stessa giunta precedentemente conferito) in seguito alla sua decisione di licenziare un medico che si era fatto operare in un'altra struttura sanitaria rispetto a quella di appartenenza. In seguito a ciò la Procura di Potenza apre un'inchiesta che vede indagati Bubbico e tutta la sua giunta per concorso in abuso d'ufficio.
Il 29 giugno 2004 il sostituto procuratore Felicia Genovese chiede l'archiviazione del caso. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza, tuttavia, nega l'archiviazione e dispone ulteriori indagini.
All'inizio del 2006 il procuratore di Potenza Giuseppe Galante, nuovo responsabile delle indagini, chiede nuovamente l'archiviazione del caso. Il Giudice per le Indagini Preliminari Alberto Iannuzzi, tuttavia, nega l'archiviazione e dispone l'archiviazione coatta degli imputati.
Nel giugno del 2006, pertanto, Bubbico e la sua giunta sono rinviati a giudizio con l'accusa di concorso in abuso d'ufficio.
Il 4 marzo 2008 il Tribunale di Potenza assolve tutti gli imputati dalle accuse a loro contestate perché "il fatto non sussiste". La procura ricorre in appello.
Il 18 ottobre 2009 la Corte d'Appello di Potenza assolve nuovamente tutti gli imputati perché "il fatto non sussiste".
Non essendo state presentate impugnazioni davanti alla Corte di Cassazione, la sentenza passa in giudicato.


=== Inchiesta Toghe Lucane ===
Nel giugno 2007 Bubbico viene indagato dalla Procura di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta "Toghe Lucane", guidata dal sostituto procuratore Luigi de Magistris. Le accuse sono di associazione a delinquere, abuso d´ufficio e truffa aggravata finalizzata ad ottenere finanziamenti pubblici.
Il 23 luglio 2008 il Consiglio Superiore della Magistratura trasferisce De Magistris dalla Procura di Catanzaro al Tribunale di Napoli, dove è nominato giudice.
Il 1º luglio 2009 il sostituto procuratore Vincenzo Campomolla (nuovo responsabile dell'indagine dopo il trasferimento di De Magistris) chiede l'archiviazione del caso. Alcune parti offese (in particolare Giuseppe Galante, Alberto Iannuzzi, Michele Zito e Nicola Picenna) tuttavia, si oppongono all'archiviazione e chiedono che la richiesta di archiviazione venga giudicata dal Giudice per l'Udienza Preliminare.
Il 20 marzo 2011 il Giudice per l'Udienza Preliminare del Tribunale di Catanzaro Maria Rosa di Girolamo decreta l'archiviazione del caso, in quanto il quadro accusatorio sarebbe «lacunoso» e tale da non presentare elementi «di per sè idonei» a esercitare l'azione penale. Bubbico e gli altri imputati vengono quindi prosciolti dalle accuse loro contestate.


=== La nomina del consulente ===
Nell'aprile del 2009 Bubbico viene indagato per abuso d'ufficio dalla Procura di Potenza: l'accusa riguarda l'assunzione dell'avvocato Paolo Albano come consulente del Consiglio Regionale avvenuta nel 2005 nell'ambito della riforma del Consiglio Regionale stesso. Tale consulenza, secondo la procura, sarebbe stata effettuata sebbene non ve ne fosse bisogno. Per la medesima vicenda Bubbico viene indagato dalla Procura Contabile per danno erariale. Per entrambi i casi viene rinviato a giudizio.
Nel novembre 2013 il Tribunale di Potenza dichiara prescritta l'accusa. Bubbico, tuttavia, rinuncia alla prescrizione.
Il 15 dicembre 2014 il Tribunale di Potenza assolve Bubbico dall'accusa di abuso d'ufficio perché "il fatto non sussiste". Non essendo stati presentati ricorsi in appello, la sentenza passa in giudicato.
Il 4 luglio 2015 la Corte dei Conti della Basilicata condanna Bubbico a pagare 4 500 euro di risarcimento alla regione Basilicata per l'accusa di danno erariale.


== Opere ==
Ha scritto, insieme ad Andrea Di Consoli, il libro Una lucida passione. Il riformismo meridionale, la Basilicata, la rivolta di Scanzano (Avagliano editore, 2006)


== Note ==
^ Primarie parlamentari PD, colpo di scena: vincono Bubbico e Chiurazzi, Antezza contesta dati Nova Siri e presenta ricorso. Risultati ufficiali di Matera e provincia. Dell’Acqua (Coordinatore comitati Renzi del Materano) soddisfatto per risultati Mastronardi, Auletta e Purtusielli
^ Definiti i componenti dei gruppi di lavoro

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