Proseguono i lavori del tavolo istituito con Anci Campania per la sviluppo di una Rete che recuperi il patrimonio locale inutilizzato

Proseguono i lavori del tavolo istituito con Anci Campania per la sviluppo di una Rete che recuperi il patrimonio locale inutilizzato

2 luglio 2015

Nell’ambito delle attività di valorizzazione dei patrimoni pubblici e di supporto agli Enti Locali, la Direzione Regionale Campania dell’Agenzia ha partecipato, in collaborazione con Anci Campania, ad una tavola rotonda con amministratori locali sul tema “ricercare gli spazi inoccupati, ripensare i bisogni abitativi, riabitare spazi e luoghi” per la presentazione della mappatura del patrimonio inutilizzato, dell’indagine sull’attuale fabbisogno abitativo e delle prime ipotesi progettuali di un nuovo modello di abitabilità.

L’incontro rientra tra le attività svolte dal tavolo di lavoro periodico istituito, assieme ad Anci Campania, per orientare e supportare i comuni campani nel valorizzare e gestire al meglio il patrimonio immobiliare sul territorio e finalizzato a creare e sviluppare una Rete di soggetti pubblici, privati e del privato sociale che si impegnino ad individuare e recuperare il patrimonio edilizio sfitto o non utilizzato, per “mobilitarlo” in favore della crescita di un’offerta locativa “a prezzi contenuti”. L’impegno della Rete ad accrescere le opportunità locative punta a far fronte al fabbisogno abitativo con risposte nuove e flessibili, rivedendo il concetto stesso di casa per adattarlo ad esigenze alloggiative che appaiono oggi profondamente mutate. Oggi si è sviluppato di fatto un concetto innovativo di abitabilità (il social housing) più rispondente ai bisogni di mobilità caratteristici della società attuale. Il concetto di casa non è quindi sempre riconducibile al modello tradizionale di permanenza e stabilità. Si tratta di avviare la sperimentazione di un “nuovo modello di abitabilità” richiesto da domande sociali come quelle derivanti dal repentino cambiamento dei nuclei familiari, dalla pressione degli immigrati, dalla necessità di aggirare costi immobiliari inaccessibili, dalla inadeguatezza dei sistemi abitativi tradizionali per gli ambiti emergenziali.

Nel lavoro di individuazione degli spazi da riutilizzare, la Rete è impegnata a verificare e valorizzare, nel quadro del riutilizzo degli spazi recuperati, le nuove modalità del social housing. Ed in particolare il contributo dell’Agenzia è incentrato sugli strumenti disponibili per la valorizzazione del patrimonio pubblico ed in particolare sull’art. 26 del D.L. n. 133/2014 (c.d. Sblocca Italia), che prevede il riuso di un bene statale inutilizzato anche per contrastare l'emergenza abitativa attraverso una azione condivisa con il Comune di cambio di destinazione. (tc)

 

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