Fa tappa in Salento il tour dell’Agenzia del Demanio sul federalismo demaniale

  • 21 aprile 2016 Continua il tour promosso dall’Agenzia del Demanio e dalle Anci Regionali per raccontare le opportunità offerte dal federalismo demaniale con la riapertura dei termini per la richiesta di beni di proprietà dello Stato. Oggi si è svolto

Fa tappa in Salento il tour dell’Agenzia del Demanio sul federalismo demaniale

21 aprile 2016

Continua il tour promosso dall’Agenzia del Demanio e dalle Anci Regionali per raccontare le opportunità offerte dal federalismo demaniale con la riapertura dei termini per la richiesta di beni di proprietà dello Stato. Oggi si è svolto, a Otranto, in provincia di Lecce, il primo appuntamento pugliese, a cui hanno partecipato tra gli altri i rappresentanti dei comuni di Lecce, Brindisi, Gallipoli, Fasano, Casarano, Carovigno e Taurisano. Ad aprire i lavori Luciano Cariddi, Sindaco di Otranto e vicepresidente Anci della Regione Puglia, che ha illustrato i vantaggi della collaborazione tra le istituzioni per la valorizzazione del patrimonio pubblico in chiave turistica-ricettiva e culturale. Proprio il castello Aragonese, la splendida cornice dell’incontro,  è protagonista, insieme al faro di punta Palascìa, di un progetto di riuso e rappresenta una risorsa per lo sviluppo della vita culturale e sociale della provincia, già meta turistica di grande rilievo in Salento. Allo stesso modo, grazie agli strumenti offerti dal federalismo culturale, un’ex costruzione difensiva come Torre Specchia Grande a Corsano (LE) è stata inserita in un programma di valorizzazione culturale e naturalistica e diventerà un alloggio ecosostenibile per turisti che desiderano scoprire i numerosi itinerari di mobilità slow.
L’incontro è stato anche occasione per fare il punto su quanto già trasferito in Puglia con il federalismo demaniale e grazie alla virtuosa collaborazione con le amministrazioni locali: dal 2013 a oggi la Direzione Regionale Puglia e Basilicata dell’Agenzia del Demanio ha passato in proprietà agli Enti territoriali il 92% dei beni richiesti. Un risultato ancora più positivo è stato raggiunto per le province di Lecce e Brindisi dove sono 156 i beni – pari al 100 % delle richieste accolte – entrati a far parte del patrimonio disponibile degli enti che ne hanno fatto domanda, contribuendo in vario modo alla crescita e allo sviluppo del territorio. Tra gli esempi più significativi l’ex compendio della Marina Militare di Lecce trasferito all’amministrazione comunale e  l’area dell’ex molo Carboni a Brindisi che sarà trasformata in giardino pubblico, ampliando gli spazi per la socialità a beneficio della cittadinanza. (vf)

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