Sardegna: firmato accordo per valorizzare Ex Stazione Vedetta Torre Falcone di Stintino

  • Un centro studi e un osservatorio scientifico sulla biodiversità ridisegnano il futuro dell’ex stazione vedetta12 maggio 2016Il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, e il Sindaco di Stintino, Antonio Diana, hanno firmato il Protocollo d

Sardegna: firmato accordo per valorizzare Ex Stazione Vedetta Torre Falcone di Stintino

Un centro studi e un osservatorio scientifico sulla biodiversità ridisegnano il futuro dell’ex stazione vedetta

12 maggio 2016

Il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, e il Sindaco di Stintino, Antonio Diana, hanno firmato il Protocollo d’Intesa per la valorizzazione, riqualificazione e restauro conservativo dell’Ex Stazione di Vedetta Torre Falcone, inserita nell’ambito del progetto “Valore-Paese – Fari Torri ed Edifici Costieri.
Prende così il via un’importante collaborazione Stato – Territorio per il riuso del bene, attraverso la realizzazione di un centro studi per la salvaguardia e il recupero degli habitat naturali della fauna e della flora locali, oltre ad un osservatorio scientifico sulla biodiversità del triangolo chiamato “Il Santuario dei Cetacei”. L’operazione sarà cofinanziata dalla Comunità Europea, dal Comune di Stintino e dalla Agenzia Regionale Conservatoria delle Coste con il progetto denominato “Life + St.Er.NA” per un importo di circa 1 milione e 900 mila euro. A questi fondi si aggiungono ulteriori 150 mila euro stanziati nel bilancio 2016 dall’Amministrazione comunale per l’avvio del nuovo progetto LIFE.
Questa firma – ha dichiarato Roberto Reggi - testimonia come la sinergia tra lo Stato e gli Enti locali porti ottimi risultati per la valorizzazione del patrimonio pubblico. Grazie alla concessione di un immobile dello Stato e alle risorse stanziate dal Comune sarà così possibile togliere dal degrado un bene, valorizzarlo in un’ottica di sviluppo e  riutilizzarlo a vantaggio del territorio”. 
Grazie per averci ascoltato – ha aggiunto Antonio Diana –. Stavamo lavorando a questo progetto da tempo e adesso raccogliamo i frutti. Il 79 per cento del territorio di Stintino è vincolato, tra aree Sic e zone di protezione speciale, aree che quando perimetrate possono sembrare un limite. Noi abbiamo lavorato perché questo diventasse una potenzialità. Da una parte abbiamo sfruttato un progetto Life e dall'altra uno sulla biodiversità. Ecco, allora, che questo trasferimento diventa per noi strategico e ci consente di proseguire nei nostri progetti”.  (mb)

Condividi

      

Commenti