Andrea Augello (Novara, 24 febbraio 1961) è un politico italiano, già senatore del Popolo della Libertà e del Nuovo Centrodestra.


== La carriera politica ==
Dirigente e uomo politico prima del Movimento Sociale Italiano e poi di Alleanza Nazionale. Giovanissimo entra nell'organizzazione giovanile del MSI, il Fronte della Gioventù, di cui cura la riorganizzazione e il rilancio a Roma all'inizio degli anni ottanta. Sindacalista della UGL, nel 1991 è tra i fondatori di Movimento Comunità, una Organizzazione non governativa di cooperazione internazionale, la cui meritoria attività verrà poi formalmente riconosciuta dalla Farnesina. Per tre anni Augello la dirige, impegnandosi in Croazia e in Bosnia per portare aiuto e conforto alle popolazioni colpite dalla guerra nei Balcani.
Nel 1995 è tra i componenti la Segreteria del Congresso di Fiuggi, che determina la nascita di Alleanza Nazionale. Sempre nel 1995 è eletto Consigliere regionale del Lazio con circa 7.000 voti.
Entrato nella Direzione Nazionale di AN, nel 2000 viene rieletto con 15.000 voti alla Regione, e nominato Assessore al Bilancio della Regione Lazio nella Giunta di Francesco Storace. Per fronteggiare il baratro dei disavanzi accumulati negli anni precedenti sul fronte della sanità, Andrea Augello introduce importanti innovazioni nella gestione del debito, sul piano tecnico finanziario. Molte soluzioni, adottate attraverso il ricorso ai mercati internazionali, saranno poi riprese dalle altre Regioni italiane.
Nel 2005 viene eletto per la terza volta in Regione con 25.000 voti e nel 2006 diventa Senatore della Repubblica per AN. A Palazzo Madama è membro della Commissione Bilancio, della Giunta per le Autorizzazioni e le Elezioni, della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo alle cosiddette "morti bianche" e del Comitato per i procedimenti d'accusa.
Nel 2008 è rieletto al Senato della Repubblica nelle liste del Popolo della Libertà. Fa parte della Commissione provvisoria per la verifica dei poteri ad inizio legislatura prima dell'insediamento delle Commissioni. Membro della Commissione Bilancio del Senato, è vicepresidente della Giunta per le Immunità e le Elezioni del Senato e del Comitato parlamentare per i procedimenti d'accusa. Nel 2009 è il responsabile e l'organizzatore della campagna elettorale che condurrà Gianni Alemanno alla carica di Sindaco di Roma, sconfiggendo al ballottaggio Francesco Rutelli. Nel 2010 è il responsabile e l'organizzatore della campagna elettorale che vedrà Renata Polverini vincitrice delle elezioni regionali nel Lazio. Dopo questa vittoria del centrodestra, Augello tenta inutilmente di trovare un punto di mediazione nella crisi di rapporti tra Fini e Berlusconi, diventando un esponente di spicco del cosiddetto gruppo dei "pontieri" finiani (Augello, Moffa, Viespoli), ma le divergenze tra i due politici di spicco del centro destra sono tali da dover decretare la separazione da cui scaturisce la formazione finiana di Futuro e Libertà. Augello nonostante la sua vicinanza a Fini decide di rimanere nel PdL di Berlusconi e non dar vita ai gruppi parlamentari autonomi dei finiani.
Nel marzo del 2010 viene nominato Sottosegretario di Stato del Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione: in questo ruolo si occupa di aggiornare la legislazione anticorruzione italiana, riuscendo a far approvare al Senato il cosiddetto ddl anticorruzione. Il provvedimento arriva alla Camera nel gennaio 2011, ma quando sta per concludere l'esame delle commissioni competenti, il Presidente Berlusconi rassegna le dimissioni e conclude l'esperienza del suo Governo. Il ddl, dopo una lunga pausa alla Camera, verrà finalmente approvato dal Senato, con alcune significative modifiche, con un voto di fiducia nell'Ottobre del 2012. Tra queste modifiche, la più importante riguarda le procedure di decadenza dei parlamentari che hanno subito condanne passate in giudicato, introdotte dal governo Monti con il cosiddetto decreto Severino. Augello, a partire dal novembre 2011, rientra come semplice senatore in commissione bilancio a Palazzo Madama. Nella crisi che affronta il Pdl dopo la caduta del Governo Berlusconi, Augello sostiene la necessità di un radicale rinnovamento del Partito, chiedendo l'introduzione delle primarie a qualsiasi livello ed il ritorno di una legge elettorale che riconosca il diritto del cittadino a scegliere - con preferenza o con il ripristino dei collegi - il rappresentante che intende promuovere in Parlamento. Insieme ad altri 35 parlamentari (Crosetto, Mantovano, Saltamartini, De Angelis, Cutrufo, Viespoli, Saia e altri) promuove un documento nel luglio del 2012 che chiede una svolta partecipativa nel partito, organizzando a Roma, in piazza San Giovanni, una manifestazione il 26 luglio a cui partecipano oltre 5000 cittadini. Nel febbraio del 2013 viene eletto per la terza volta al Senato.
Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano. Il 23 Dicembre del 2015, Augello ritenendo la linea assunta da NCD destinata ad una deriva filorenziana, abbandona il partito di Alfano e si colloca all'opposizione fondando con Gaetano Quagliariello il Movimento Idea (Identità e azione).


=== Relatore sulla decadenza di Berlusconi ===
Nel 2013 coordina la campagna per la ricandidatura a Sindaco di Gianni Alemanno che si conclude con la vittoria dello sfidante, Ignazio Marino, al ballottaggio. Lo scontro elettorale ha toni molto accesi, tanto che, al termine del dibattito finale fra i due candidati, Marino si rifiuta di stringere la mano ad Augello dicendo "no, oggi no". Il siparietto si chiude sulla replica di Augello: "Sei così arrabbiato? Non importa, passerà: ci saluteremo domani".
Rieletto Senatore nella XVII legislatura per il PdL. Fa di nuovo parte della Commissione provvisoria per la verifica dei poteri e della Commissione speciale su atti urgenti del Governo da marzo a giugno per gestire l'amministrazione del Senato prima dell'insediamento delle Commissioni. Membro della 10 Commissione Industria, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari.
Proprio come componente della Giunta, Augello viene incaricato di svolgere il ruolo di relatore nel procedimento di decadenza di Silvio Berlusconi. Il 1º agosto 2013, infatti, la Corte di Cassazione conferma la condanna del leader del Pdl per il processo Mediaset e la Procura di Milano, secondo le previsioni della legge Severino, trasmette tempestivamente le sentenze dei primi due gradi di giudizio alla Giunta per le elezioni del Senato, al fine di avviare le procedure che dovrebbero portare alla decadenza di Berlusconi dall'incarico di senatore. Il Pdl è in minoranza nella Giunta, dove Pd e Movimento 5 stelle, prima ancora che inizi la discussione, si pronunciano in favore della decadenza. Augello per prima cosa ottiene che anche per la legge Severino siano garantiti al Senatore di cui viene contestata l'elezione gli stessi termini di difesa previsti nei normali ricorsi per ineleggibilità. Non senza polemiche, la discussione viene così rinviata al 9 settembre. In quella data, mentre il palazzo di S. Ivo alla Sapienza, dove si svolgono i lavori della Giunta, è letteralmente assediato dalla stampa nazionale ed internazionale, Augello svolge la sua relazione, sollevando tre pregiudiziali sull'applicabilità della legge Severino ai parlamentari. Con la prima si intende riconoscere alla Giunta il ruolo di organo giurisdizionale - e quindi legittimato a ricorrere alla Consulta e alla Corte di Giustizia del Lussemburgo -, con la seconda si richiede di ricorrere alla Corte costituzionale per almeno dieci fondati dubbi di costituzionalità della legge e con la terza si propone un rinvio pregiudiziale, basato su dieci quesiti, alla Corte del Lussemburgo. La reazione del Pd è, in un primo momento, molto dura. Mentre il relatore chiede di inserire le pregiudiziali in una nuova cornice procedurale, visto che il regolamento della Giunta ha il limite di non prevedere come deliberare su un ricorso alla corte costituzionale o su un rinvio al Lussemburgo, la reazione del centrosinistra è apparentemente rigidissima, giungendo a teorizzare che l'intera questione debba essere liquidata utilizzando l'art. 93 del regolamento dell'aula del Senato, come se si trattasse di normali pregiudiziali ad una proposta di legge. In pratica nella seduta successiva, fissata per la sera del 10 settembre, si dovrebbe liquidare la questione (e il relatore) con un'ora di dibattito. Il governo Letta sembra sull'orlo della crisi, ma già nella mattinata successiva prevale un'altra linea. I senatori del Pd e del Movimento 5 Stelle si rendono infatti conto che il ricorso all'art.93 lascerebbe comunque libero il relatore di presentare una proposta di convalida di Berlusconi ai sensi dell'art.10 del regolamento della Giunta. Quindi la sperata accelerazione verso la decadenza di Berlusconi non avrebbe luogo. Inoltre gli argomenti tecnico giuridici proposti nelle oltre 70 cartelle della relazione non possono seriamente essere affrontati in un'ora di dibattito, come sottolinea gran parte della stampa nazionale la mattina del 10. I retroscenisti dei principali quotidiani, non si sa con quanto fondamento, riferiscono anche di un discreto pressing del Quirinale per evitare giudizi sommari. La sera del 10 Augello ottiene così dal Presidente della Giunta Stefano una procedura ad hoc per le sue pregiudiziali, che verranno riportate nell'art 10 del regolamento della Giunta come "preliminari" alla proposta di convalida dell'elezione di Silvio Berlusconi e votate separatamente prima del voto finale, come richiesto dal relatore. La mediazione viene votata all'unanimità dalla Giunta. Inizia così il lungo dibattito generale sulla relazione che si conclude con il voto finale il 18 settembre. Durante il periodo di dibattito vengono pubblicate ufficialmente le motivazioni della sentenza della Cassazione sul caso Mediaset (fortemente contestate dal Pdl e dai legali dell'ex premier che hanno chiesto formalmente di annullare la sentenza dopo le dichiarazioni del Presidente della Corte feriale di Cassazione che ha condannato Berlusconi, Antonio Esposito, rubate dal Mattino sulle motivazioni prima della pubblicazione vera e propria) dove Berlusconi è rappresentato come ideatore della frode fiscale operando in merito anche quando era Presidente del Consiglio nel 2001. Diversi costituzionalisti intervengono sulla stampa nazionale in favore e contro la relazione Augello, che alla fine viene bocciata dalla maggioranza della Giunta.Solo il Senatore Buemi (PSI) diserta in Giunta il fronte del centrosinistra per appoggiarle, proponendo un lodo che prevede di dichiarare Berlusconi decaduto, ma non per la legge Severino ma per il ricalcolo della pena interdettiva da parte della Corte d'Appello di Milano, peraltro non ancora passata in giudicato (proposta respinta dal Presidente Stefano, dal Pd e dal M5S con forti dubbi anche dello stesso Augello) : il voto finale conta 14 contrari contro 9 favorevoli su tutte e tre le pregiudiziali votate separatamente. A favore si esprimono tutti i membri del Pdl, Lega e Gal a cui si aggiunge il Psi del centrosinistra (Buemi: si a dubbi costituzionalità su retroattivita della Severino a Consulta e Corte Lussemburgo ma Berlusconi deve decadere) mentre contro si esprimono tutti i membri del Pd, M5S, Sc e Sel. A quel punto i rappresentanti del Pdl, del Gal e della Lega Nord abbandonano i lavori per protesta, rifiutandosi di prendere parte all'ultima votazione relativa alla proposta di convalida dell'elezione di Silvio Berlusconi, che viene così respinta con 15 voti contrari (Pd, M5S, Sc, Sel e Psi) ed uno solo a favore, quello del relatore Augello con 7 assenti (Pdl, Lega e Gal). Poche ore prima, con un atteso videomessaggio, Silvio Berlusconi aveva però chiarito che la decisione, già scontata da giorni, non avrebbe avuto conseguenze sul governo. Come prevede il regolamento, con la bocciatura della sua relazione Augello decade automaticamente dall'incarico che verrà assunto (in quanto aveva votato contro il testo del senatore Pdl) direttamente dal Presidente della Giunta delle Elezioni, Autorizzazioni e Immunità Stefano (Sel) . In sostanza il centrosinistra si rifiuta di consegnare le obiezioni sull'applicabilità della Severino a Berlusconi ad un giudice costituzionale o ad un giudice europeo, nonostante siano macroscopici i problemi costituzionali legati al modo in cui è stata gestita la delega, ai problemi legati alla retroattività e all'incompatibilità della legge con alcune norme fondamentali del diritto europeo. Al termine della seduta del 18 giugno, Augello commenta la bocciatura delle pregiudiziali dichiarando: "Tra noi sedeva un ventiquattresimo giudice, che ha fatto la differenza e quel giudice era l'imminente congresso del Pd. Siamo stati travolti da una maggioranza numerica, ma i nostri argomenti tecnico giuridici non sono stati certo confutati da controdeduzioni dirimenti". Al contrario, gli esponenti del Pd, pur riconoscendo larghi meriti al relatore e alla qualità del suo lavoro, replicano che a loro avviso il voto è stato soprattutto riferito ai contenuti del confronto interno alla Giunta.


== Pubblicazioni ==
Andrea Augello è anche autore di diversi saggi di argomento storico e letterario. Ha pubblicato per le edizioni Aragno "La compagnia del Graal: una rilettura del Parzival di Wolfram von Eschenbach", per Gaffi editore "Draghi d'Italia", un saggio dedicato ai cicli folklorici legati al mito del drago nella tradizione italiana, per Mursia editore "Uccidi gli italiani, Gela, la battaglia dimenticata". Quest'ultimo volume contiene un'importante ricerca storica che ha consentito di individuare i nomi e di rintracciare le salme di 70 soldati italiani e quattro tedeschi, tutti vittime dei crimini di guerra perpetrati dall'esercito degli Stati Uniti il 14 luglio 1943, a margine della battaglia che si concluse con la caduta dell'aeroporto di Santo Pietro di Caltagirone, nei primi combattimenti successivi allo sbarco alleato in Sicilia.


== Note ==
^ L’addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia
^ Senato della Repubblica: Composizione del gruppo NUOVO CENTRODESTRA
^ Berlusconi lancia Forza Italia E Alfano il Nuovo Centrodestra


== Collegamenti esterni ==
Sito Ufficiale, augello.it.

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