Paola Pelino (Sulmona, 20 novembre 1954) è un'imprenditrice e politica italiana.


== Biografia ==
Imprenditrice, è socia e membro del Consiglio di Amministrazione di una fabbrica di confetti. Conseguito il diploma di maturità inizia a lavorare nell'azienda di famiglia come responsabile del marketing e pubbliche relazioni dell'azienda di famiglia.


=== Attività politica ===
Viene eletta alla Camera, per la prima volta, nelle liste di Forza Italia alle elezioni politiche del 2006. Nel 2008 è stata rieletta nelle file del Popolo della Libertà. Nel 2013 è eletta Senatore per il PdL. Dopo la scissione di NCD diventa vicecapogruppo al Senato per FI.
Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia.


== Procedimenti giudiziari ==
Nel marzo 2013 viene condannata in primo grado per aver comprato 11 mila euro di abiti firmati in una boutique di Pescara, senza averli mai pagati. È stata condannata a saldare il dovuto e alle spese legali. Una sentenza provvisoriamente esecutiva, con ingiunzione in Parlamento. La Pelino si è difesa affermando che la boutique non ha mai emesso lo scontrino fiscale.


== Riconoscimenti ==
Commendatore della Repubblica italiana


== Note ==
^ Senato della Repubblica, Pagina istituzionale, senato.it. URL consultato il 21 marzo 2013.
^ L’addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia
^ Giuseppe Caporale, Undicimila euro di vestiti mai pagati: ingiunzione di pagamento per Paola Pelino, in La Repubblica, 21 marzo 2013. URL consultato il 21 marzo 2013.
^ Redazione Online, Undicimila euro di vestiti non pagati Conto salato per la senatrice Pelino (Pdl), in Corriere della Sera, 21 marzo 2013. URL consultato il 21 marzo 2013.
^ Redazione Le Novae, Conto salato per Paola Pelino (Pdl), non paga 11mila euro di abiti: condannata in I grado, in Le Novae, 21 marzo 2013. URL consultato il 21 marzo 2013.


== Collegamenti esterni ==
Dati personali e incarichi nella XV Legislatura, Camera dei Deputati. URL consultato il 29-1-2008.
Walter Nerone, «Io povera? Ora vi spiego», L'espresso, 18 aprile 2007. URL consultato il 29-1-2008.
Giancarlo Perna, L'industriale che non vuole vendere i suoi confetti per i matrimoni omosessuali, Il Giornale, 22 maggio 2006. URL consultato il 29-1-2008.

, Wikipedia

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