Stefano Esposito (Moncalieri, 18 giugno 1969) è un politico italiano, senatore del Partito Democratico dal 2013.


== Biografia ==


=== Impegno giovanile in politica e carriera politica ===
Nel 1990, anno del movimento studentesco denominato "Pantera", Stefano Esposito è segretario della Lega studenti medi (organizzazione legata ai giovani pciisti della Fgci) e interviene a più riprese sul quotidiano torinese "La Stampa". Nel gennaio del 1990, durante un'assemblea di un migliaio di studenti al Teatro Colosseo, invita i docenti delle scuole a «non dare il 7 in condotta agli studenti più attivi nelle contestazioni». Alcuni mesi dopo si incatena ai termosifoni del Comune di Torino per protestare contro l'aumento degli abbonamenti al trasporto pubblico per gli studenti. Dopo pochi anni si iscrive all'Università di Torino e nel 1994 appare di nuovo sulle pagine de La Stampa. Il 12 ottobre, in occasione degli scontri tra militanti neofascisti del Fuan e studenti universitari in mobilitazione, costati a questi ultimi 43 denunce, dichiara che le forze dell'ordine schierate nell'ateneo «sembravano gli angeli custodi del Fuan». Il giorno dopo appare nella cronaca di Torino, pagina 38, in difesa del concerto organizzato dagli studenti a Palazzo Nuovo per sostenere la mobilitazione: «Per Stefano Esposito, lo studente che sette giorni fa ha lanciato l'idea della kermesse musicale domani sera deve essere l'occasione per dimostrare che i ‘soggetti provocatori', gli studenti che si dice abbiano organizzato gli scontri di martedì, sono in grado di organizzare serenamente un'iniziativa con 2-3000 studenti».
Nel 2004 viene eletto consigliere della Provincia di Torino nelle file dei Democratici di Sinistra e ricopre l'incarico di capogruppo. Partecipa attivamente alla fondazione del Partito Democratico. È tra i fondatori dell'area politica torinese Sinistra Per, a sostegno della candidatura a segretario nazionale di Walter Veltroni, e poi di "Sinistra in Rete", a sostegno della candidatura di Pier Luigi Bersani alla segreteria del partito.
Nell'aprile 2008 è stato eletto alla Camera dei deputati nella I circoscrizione (Piemonte 1). È membro della VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) della Camera dei Deputati dal 21 maggio 2008 al 14 marzo 2013.
Nel febbraio 2013 è stato eletto al Senato della Repubblica nelle liste del Partito Democratico. Dal 7 maggio 2013 è Vicepresidente della 8º Commissione (Lavori pubblici, comunicazioni) e membro della Commissione Bicamerale Anti-Mafia dal 7 ottobre 2013.
Il 28 luglio 2015, nel terzo rimpasto di Giunta dopo lo scandalo Mafia Capitale, viene scelto dal sindaco di Roma Ignazio Marino come nuovo Assessore ai Trasporti in sostituzione del renziano Guido Improta dimessosi per protesta contro l'amministrazione del Sindaco. Ha annunciato che non lascerà il seggio in Senato non percependo lo stipendio come assessore comunale.
L'8 ottobre 2015 si dimette da Assessore ai Trasporti insieme ai colleghi Marco Causi (Bilancio- Vicesindaco), Luigina Di Liegro (Turismo) e Marco Rossi Doria (Scuola, seppur non formalizzate), dichiarando l'uscita dalla Giunta Marino degli assessori voluti dal commissario romano e presidente nazionale del PD Matteo Orfini, in accordo col Presidente del Consiglio e Segretario nazionale del PD Matteo Renzi per rilanciare l'attività amministrativa del Comune dopo l'inchiesta Mondo di Mezzo. L'uscita dalla Giunta dei assessori renziani del Pd, entrati tutti nel rimpasto estivo per rilanciarla, è stata decisa dopo il rifiuto del Sindaco di Roma Ignazio Marino di rassegnare le dimissioni dopo che le polemiche sulle sue cene istituzionali ne avevano irrimediabilmente minato la sua credibilità e la sfiducia unanime espressa dal PD nazionale come voluto dal Premier Renzi, costringendolo a lasciare da solo oppure ad essere sfiduciato in Assemblea Capitolina da una mozione della sua stessa maggioranza di PD e Sel. In serata, alla trasmissione di LA7 Piazza Pulita ha dichiarato: L'amministrazione comunale di Roma è irrimediabilmente compromessa riferendosi agli scandali del malaffare mafioso.


=== Impegno politico ===
Si occupa di infrastrutture, con particolare attenzione al contestato progetto della tratta ferroviaria ad alta velocità tra Torino-Lione, a cui si dichiara favorevole. Nel 2012 esce il suo primo libro, "TAV Sì", scritto a quattro mani con Paolo Foietta. Si fa promotore di numerose iniziative a sostegno dell'opera ferroviaria che gli procurano delle minacce anonime nei confronti suoi e dei suoi familiari. A seguito di queste intimidazioni, denuncia il pericolo che la protesta pacifica contro la tratta ferroviaria sia strumentalizzata da gruppi estremisti estranei al movimento No TAV, interessati a imprimere una deriva violenta al movimento di cittadini.


=== Impegno in Parlamento ===
Il suo indice di produttività, calcolato da Openpolis risulta essere di 168,6, un valore che lo classifica come 275° su 630 deputati.
Il 21 gennaio 2015 presenta un emendamento all'Italicum, la nuova legge elettorale, in discussione al Senato, denominato supercanguro che in sostanza riscriveva l'intera legge elettorale e venendo approvato di fatto faceva decadere tutti gli emendamenti delle opposizioni limitando ogni forma di dibattito.


== Note ==
^ Valeria Frognone, Repubblica.it, http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/07/28/news/comune_roma_ecco_la_nuova_giunta_esposito_ai_trasporti-119959218/?ref=HREA-1 . URL consultato il 28 luglio 2015.
^ Tre bottiglie molotov sul pianerottolo di casa, messaggi intimidatori, un filmato che lascia intendere che il politico e la sua famiglia siano soggetti a pedinamento. Fonte: Giacomo Galanti, Stefano Esposito: "La mia vita contro i No Tav da spiato e blindato: ecco perché potrei lasciare", The Huffington Post, 13 gennaio 2014 ; Tre molotov sull'uscio di casa del senatore Pd Stefano Esposito, noto per le sue posizioni a favore della Tav, Il Sole 24 ORE, 13 gennaio 2014
^ Giacomo Galanti, Stefano Esposito: "La mia vita contro i No Tav da spiato e blindato: ecco perché potrei lasciare", The Huffington Post, 13 gennaio 2014
^ On. Stefano ESPOSITO, scheda su Openpolis.it


== Voci correlate ==
Progetto di ferrovia Torino-Lione


== Collegamenti esterni ==
Sito ufficiale, stefanoesposito.net.
Dati personali e incarichi nella XVI Legislatura, camera.it.

, Wikipedia

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